L’arte è pericolosa!

Chissà se Remo Salvadori, l’autore di “Continuo infinito presente”, aveva previsto una simile “evoluzione” per la sua opera.

Passando come ogni mattina tra il duomo e il battistero, finalmente pedonalizzato (almeno dopo le ore 9.30, prima di tale ora è una ridda di furgoni impazziti!), sono rimasto piacevolmente sorpreso nel trovare nel cuore del tempio del Rinascimento un’opera di arte contemporanea. Stentavo a crederci, mancava poco che cadessi dalla bicicletta per lo stupore, a Firenze!

L’opera di Salvadori cinge la colonna di San Zanobi con un intreccio di cavi in un continuum senza inizio ne fine. Bella, grigia sul lastricato lucido di pioggia invernale, un cerchio di materia “nuova” posato sul passato.

szanobi_aIl giorno dopo noto che qualcuno, magari avvezzo al Chianti, o qualche furgoncino impazzito ha urtato  l’opera spostandola.

Passa una settimana e ritrovo l’opera immersa in una bussola di cartelli stradali, uno per ogni punto cardinale. Sicuramente qualche solerte amministratore ha rilevato l’enorme pericolo che l’opera poneva al passo e preoccupato dalle terribili conseguenze di un turista rantolante ai piedi del battistero ha pensato bene di segnalarla come fosse una voragine aperta nel manto stradale.

Ma forse sono io che non ho capito l’opera. I cartelli sono il suo necessario complemento, rendono bene l’idea dei nostri tempi in cui la falsa idea della sicurezza ci rende ciechi alla realtà. “Alla maniera d’oggi”!

 

 

 

P.S.: Lunedì 22 Febbrario ore 8:20: l’opera non c’è più, ma i cartelli sono rimasti!